Celleno, il Borgo Fantasma della Tuscia viterbese - Storia Misteriosa, i grandi misteri della storia

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Celleno, il Borgo Fantasma della Tuscia viterbese

Viaggio alla scoperta del piccolo e suggestivo borgo abbandonato di Celleno Vecchia. Tra le sue rovine, misteri e memorie di un passato lontano...
Di Andrea Contorni - giovedì 31 agosto 2023
Storia Misteriosa - Il Borgo Fantasma di Celleno
Lontano dal grande turismo, timida e nascosta, Celleno Vecchia (provincia di Viterbo) è un luogo incantevole che vanta una Storia importante e millenaria e lo stesso destino nefasto della "cugina" Bagnoregio.

Una gita domenicale nel cuore della Teverina Viterbese in Tuscia, prevede di sicuro la visita della caratteristica Civita di Bagnoregio, detta "la città che muore". In realtà è una "città che resiste", aggrappata alla sua roccia, a dispetto dei terremoti e degli smottamenti che la tormentano da secoli, continuando a regalare al turista il meraviglioso panorama della Valle dei Calanchi. Da Civita si scende a Sant'Angelo di Roccalvecce, il celebre "Paese delle Fiabe", tra i mille colori degli artistici murali dedicati alle più conosciute favole per bambini. In mezzo a questi due borghi, dominando la valle da uno sperone tufaceo, ecco Celleno Vecchia, un paese completamente abbandonato ma da un fascino eterno e misterioso...
Storia Misteriosa - La piazza con la Torre dell'Orologio del Borgo Fantasma di Celleno

La posizione rialzata e di controllo di una delle vie che portava al Lago di Bolsena, rese Celleno un luogo abitato fin dal VII secolo a.C. con un insediamento etrusco di medie dimensioni. In epoca romana fu una colonia florida e interessata dai traffici commerciali tra i centri di Orvieto e Ferento. Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, Celleno perse tutta la sua importanza, vittima di saccheggi e razzie.

Degna di nota è la leggenda circa la fondazione di Celleno, narrata dallo storico greco Dionigi di Alicarnasso, vissuto all’epoca dell’imperatore romano Augusto. Egli considera Italo, leggendario re degli Enotri, colui che fondò Celleno molti anni prima della caduta della mitica Troia, dando al borgo un nome che ricordasse la figlia Cilenia. Più probabile che il nome "Celleno" derivi etimologicamente dalla parola latina "cellae" indicando le antiche cantine scavate nella rupe tufacea in epoca etrusca e romana.

Il borgo fantasma di Celleno Vecchia è ormai del tutto abbandonato nella sua parte più vetusta, quella adagiata sul pianoro tufaceo

Dopo Goti e Longobardi, Celleno divenne oggetto di accese contese tra signorotti locali fino a quando non passò nell’influenza del potente Comune di Viterbo (fine XIII secolo). Tre altri secoli di alterne fortune, dispute, guerre e cambi di proprietà tra celebri famiglie tra cui gli Orsini per finire assorbito dallo Stato Pontificio negli ultimi anni del Cinquecento. Ma il destino di Celleno sarebbe stato segnato da ben altre disgrazie.
Storia Misteriosa - Veduta del paesaggio dal Borgo Fantasma di Celleno
La situazione nella zona alta e più antica denominata Il Castello e ora Borgo fantasma era talmente grave che si proibì fin dal 1696 lo scavo di cantine nel tufo della rocca

Un anno prima Celleno era stata interessata dal devastante terremoto che colpì la vicina Bagnoregio. Ma era solamente la prima di una serie di dure prove di sopravvivenza. Nel 1789 fu la volta di un massacro perpetrato dalle truppe francesi d’occupazione, infine nel 1855 ulteriori pesanti scosse telluriche, determinarono il graduale abbandono di Celleno Vecchia.

Il colpo di grazia avvenne nel giorno 8 giugno 1931 con un nuovo terremoto il cui epicentro fu proprio a Celleno. Crolli e cedimenti continuarono senza sosta negli anni a seguire. Nel 1934 si decise di spostare gli abitanti a circa due chilometri di distanza dal borgo. Nacque Celleno Nuova, completata del tutto nel 1951. L’anno suddetto decretò il definitivo abbandono del paese medievale (soprannominato "l’altra Civita"), ritenuto impossibile da consolidare e da salvare a causa degli alti costi di manutenzione. Oggi, Celleno conta circa 1500 abitanti.

Celleno Vecchia si offre al visitatore in tutto il suo fascino maturato da secoli di storia e di calamità. Un luogo deserto, a tratti desolato, perso in un paesaggio magnifico che ricorda la dolce e vicina campagna umbra. L’antica porta medievale è dominata dal Castello Orsini (da non confondere con "Il Castello" che si riferisce alla zona alta della rupe, quella più diroccata). La struttura è difesa da un fossato e si presenta imponente con una poderosa torre di guardia. In tempi recenti il castello è stato restaurato dal pittore Enrico Castellani.

Di notevole impatto visivo è anche la piazza del Comune di Celleno Vecchia, alla quale si accede da una scalinata, "Via del Ponte", dalla sottostante Piazza del Mercato detta "Il Torracchio". Si nota la presenza di edifici timidamente restaurati e altri di cui rimane in piedi unicamente la facciata. Della ex Chiesa di San Donato ad esempio restano solo le mura, avvolte dalla vegetazione e il campanile con un orologio ormai senza numeri.

Il Borgo fantasma è al centro di ricerche nel campo del paranormale, essendo un luogo evidentemente "idoneo" per il presunto manifestarsi di certi fenomeni. Da sempre infatti vengono segnalate strane anomalie soprattutto tra i vicoli del paese vecchio. Nel 2019, come riporta un articolo de "Il Messaggero", gli esperti dell'Epas (European paranormal activity society) si sono recati a Celleno mettendo in campo strumentazioni di precisione per identificare le variazioni dei campi elettromagnetici. Durante l'esplorazione hanno ravvisato "misteriosi" malfunzionamenti delle apparecchiature e problemi tecnici, improvvisi cali di temperatura e scompensi elettromagnetici soprattutto nella zona dei ruderi della Chiesa di San Donato. Tuttavia come ben specificato dall'Epas, tutti questi fenomeni potrebbero essere dovuti alla conformazione geologica del sottosuolo e dunque riferirsi a effetti del tutto naturale. Ulteriori ricerche sono in corso per comprendere se Celleno sia un Borgo Fantasma, non solo di nome ma anche di fatto.


Bibliografia e sitografia:
  • "Celleno, il borgo fantasma tutelato dal FAI", articolo del sito siviaggia.it.
  • "Celleno vecchia, il "Borgo fantasma" tutelato dal FAI", articolo di Laura Morello (www.viaggifuorirotta.it).
  • "Fantasmi a Celleno? Tutti gli "strani" fenomeni registrati nel borgo dagli esperti dell'Epas", articolo de "Il Messaggero", 27 marzo 2019.
  • "Lazio. I luoghi del Mistero e dell’Insolito" di Luca Bellincioni e Daniela Cortiglia. Eremon Edizioni (2021).
  • Fotografie: di Andrea Contorni - tutti i diritti riservati

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René Magritte
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