Rocca Calascio, il Castello fantasma d'Abruzzo - Storia Misteriosa, i grandi misteri della storia

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Il Castello fantasma di Rocca Calascio in Abruzzo

Viaggio alla scoperta del suggestivo Castello di Rocca Calascio, tra i più alti d'Italia e d'Europa. Domina le vallate abruzzesi tra panorami straordinari e mozzafiato.
Di Andrea Contorni - giovedì 01 ottobre 2023
Storia Misteriosa - Il Castello Fantasma di Rocca Calascio in Abruzzo
Nel territorio del Comune di Calascio in provincia de L'Aquila in Abruzzo, nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, sorge la piccola frazione di Rocca Calascio con il Castello fantasma di Rocca Calascio, considerato dalla National Geographic tra i 15 castelli più belli del mondo.

Per questo articolo è doveroso da parte mia iniziare con uno speciale e sentito ringraziamento al fotografo romano Fabio Menichini che mi ha permesso di utilizzare i suoi meravigliosi scatti a coronamento del pezzo. Invito tutti coloro che mi leggono, a cliccare su ogni foto al fine di ingrandirle, ammirando gli straordinari e artistici paesaggi immortalati dall'obiettivo di Fabio del quale trovate tutti i riferimenti nelle note bibliografiche. Il Castello fantasma di Rocca Calascio sorge a un'altitudine di 1464 metri sopra il livello del mare, considerato tra i manieri più elevati d'Italia e d'Europa. Dalla sua posizione privilegiata, il Castello domina le vallate abruzzesi, dall'altopiano di Campo Imperatore a nord all'altopiano di Navelli a sud-ovest, alla Valle del Tirino a sud-est. La sua fondazione risale all'iniziativa di Ruggero II d'Altavilla che probabilmente utilizzò come base, una precedente costruzione romana. Ruggero II, conte di Sicilia, duca di Puglia e infine primo re di Sicilia nel 1130, riunì sotto un unico regno tutte le conquiste normanne dell'Italia Meridionale, della Sicilia e di Malta. Nel 1140, sconfitte le truppe pontificie, il confine settentrionale dei domini di Ruggero si estese, finendo per inglobare l'Abruzzo. Tuttavia il primo documento storico che attesta la presenza del Castello di Rocca Calascio risale al 1239. Durante tutto il Medioevo, la struttura fu fondamentale per il controllo del territorio a scopo difensivo, potendo contare su una posizione talmente favorevole da permettere di spaziare con la vista dagli Appenini al mare Adriatico.
Storia Misteriosa - Il Castello Fantasma di Calascio
Il Castello fantasma di Rocca Calascio - foto di Fabio Menichini
Il Castello fantasma di Rocca Calascio - foto di Fabio Menichini
Il Castello fantasma di Rocca Calascio - foto di Fabio Menichini
Il Castello fantasma di Rocca Calascio - foto di Fabio Menichini
La struttura del Castello di Rocca Calascio è in pietra bianca locale a conci squadrati. Presenta un maschio centrale, centro nevralgico del maniero, circondato da una cerchia muraria con agli angoli quattro torri a base circolare. Queste furono costruite in seguito mentre il torrione principale costituisce il nucleo originario del castello. Secondo studi recenti, il primo assetto difensivo con le quattro possenti torri fu voluto da Federico II. Nei decenni, sul lato sud-ovest della rocca, iniziò a svilupparsi un piccolo borgo medievale che finì per costituire con il castello, un unico organismo fortificato. Il Castello di Rocca Calascio fu infatti oggetto, nel corso dei secoli, di tanti lavori di ristrutturazione e di ampliamento, passando di proprietà tra varie famiglie nobili del Medioevo italiano tra cui i Pagliara, i Colonna, i Cattaneo, i Medici e i Borbone. Nel 1463 Antonio Todeschini della famiglia Piccolomini, ricevette il castello da Ferdinando I di Napoli. La cittadella era stata vittima del terribile terremoto del 1461 (dopo quelli del 1348-49), finendo semidistrutta. Il Piccolomini ristrutturò la rocca,  dotando castello e borgo del circuito fortificato in ciottolame e, secondo alcuni storici, per la prima volta delle quattro torri con merlatura ghibellina, adattando la fortificazione alle armi da fuoco e portando il castello alla struttura attuale.

L'ennesimo sisma, nel 1703, distrusse totalmente la parte alta del borgo del Castello di Rocca Calascio che venne abbandonata. La parte bassa del villaggio invece fu abitata fino al secondo dopo guerra. Il maniero che ebbe, nei secoli, anche un ruolo fondamentale nel controllo dei percorsi della transumanza, dato la vicinanza con il bacino pastorale di Campo Imperatore, finì per cadere gradualmente in rovina dopo il devastante terremoto del 1915, risultando disabitato già nel 1957. Nelle vicinanze del Castello di Rocca Calascio, c'è la particolare Chiesa di Santa Maria della Pietà, eretta nel 1596, a pianta ottagonale, su un preesistente sito votivo. Si narra che nel luogo la popolazione locale sconfisse una numerosa e crudele banda di briganti che infestava la zona. Per tale ragione, fu innalzata un'edicola dedicata alla Madonna che si evolse nella struttura attuale.

Il Castello fantasma di Rocca Calascio e la Chiesa di Santa Maria della Pietà sono considerati simboli dell'Abruzzo

Il Castello di Rocca Calascio è inserito tra gli itinerari più suggestivi del Parco Nazionale del Gran Sasso. Si può visitare tutti i giorni gratuitamente. Alcune strutture del borgo basso, lungo il sentiero che sale dall'abitato di Calascio, sono state recuperate e convertite in strutture ricettive. Calascio dista circa 3 chilometri dalla Rocca: è un paese di 125 anime molto caratteristico nelle sue architetture squisitamente medievali.
Storia Misteriosa - Chiesa di Santa Maria della Pietà di Calascio
Il Castello fantasma di Rocca Calascio - foto di Fabio Menichini
Chiesa di Santa Maria della Pietà - Foto di Fabio Menichini
Il Borgo di Rocca Calascio - Foto di Fabio Menichini
Il Borgo di Rocca Calascio - Foto di Fabio Menichini
Rocca Calascio e il suo Castello sono state scelte come ambientazione per numerosi film e produzioni cinematografiche. "Amici miei - Atto III°" (1982), con Ugo Tognazzi e Gastone Moschin è stato il primo lungometraggio ad essere girato nel luogo. Ma senza dubbio è l'iconico Ladyhawke del 1985 ad aver reso celebre il Castello fantasma di Rocca Calascio. Rutger Hauer, Michelle Pfeiffer e Matthew Broderick furono protagonisti di una pellicola di ambientazione medievale che pur non riscuotendo successo al botteghino, è considerata a oggi un cult apprezzato e ricercato. Anche "Il nome della rosa" (1986) con Sean Connery e Christian Slater, si avvalse del Castello di Rocca Calascio come location per alcune scene. Nel 1997 fu la volta de "Il viaggio della Sposa" di Sergio Rubini con una storia ambientata nel XVII secolo e de "La Piovra 7" con Michele Placido e Raoul Bova. Nel 2005 ritroviamo "L'orizzonte degli eventi" con Valerio Mastrandrea e nel 2010 "The American" con George Clooney, non dimenticando il "Padre Pio" con Michele Placido, per la televisione.

Rocca Calascio, piccola frazione del comune di Calascio in provincia de L'Aquila, è un luogo incantevole in grado di offrire un paesaggio unico delle vallate abruzzesi. Si trova a circa 1460 metri di altitudine, costituita da un borgo medievale e dal caratteristico Castello fantasma di Rocca Calascio. La località dista 40 km da L'Aquila, 81 km da Pescara e 160 km da Roma.

Bibliografia e sitografia:
  • "Rocca Calascio", approfondimento dell'Istituto Italiano dei Castelli.
  • "Rocca Calascio", articolo di Turismo.Abruzzo.it.
  • "Rocca Calascio, il castello più alto degli Appenini", articolo di "ElleDecor" (22 febbraio 2023).
  • Fotografie di Fabio Menichini - tutti i diritti riservati - riproduzione vietata. Facebook, Instagram e Flickr

LEGGENDE, ITINERARI SUGGESTIVI E MISTERI DELLA STORIA

STORIA MISTERIOSA
« LA MENTE AMA L'IGNOTO. AMA LE IMMAGINI IL CUI SIGNIFICATO È IGNOTO POICHÉ IL SIGNIFICATO DELLA MENTE STESSA È SCONOSCIUTO... »
René Magritte
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